lunedì 22 settembre 2014

Soldi alla ricerca, Italia solo 17esima in Europa



"Povera" ricerca, in Italia pochi soldi per università e istruzione“ 



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Soldi alla ricerca, Italia solo 17esima in Europa

ROMA - Scuola e università, i due capisaldi della "svolta buona" promessa dal presidente del Consiglio Matteo Renzi. E a guardare i numeri, in effetti, svolta dovrà essere se è vero, come è vero, che nel Belpaese la ricerca sembra essere l'ultimo dei pensieri. Nonostante le idee, almeno quelle, non manchino. 
L'Italia è infatti soltanto diciassettesima in Europa per le spese pubbliche totali destinate alla ricerca, che si attestano all'1,1% del Pil, a fronte dell'1,4% della media tra i ventotto paesi dell'Unione europea. E la situazione non migliora granché se si guarda alla spesa totale in ricerca di settore pubblico e imprese private messe insieme: in questo caso l'Italia si piazza sedicesima, guadagnando una sola posizione.
Leggermente migliore è il piazzamento, tredicesimo posto, considerando la spesa pro capite, secondo l'ultima relazione sui progressi compiuti nell'attuazione dello Spazio europeo della ricerca, presentata oggi dalla Commissione europea. 
Nonostante i non illustri risultati, qualche spiraglio di luce c'è, soprattutto se si guarda alle donne. Su altri aspetti, infatti, l'Italia ottiene posizioni ben più elevate. Ad esempio è sul podio, terza, sulla quota di donne a capo di università e enti di istruzione terziaria: 23,4% guidate da donne in Italia a fronte del 15,5% medio dell'Ue. Un posizionamento elevato si registra anche sulla quota di donne tra i ricercatori esperti, ottavo posto e 20% in linea con la media Ue. 
Infine, elevati sono anche molti dei piazzamenti in merito alle pubblicazioni scientifiche. L'Italia è seconda in Europa sul numero di pubblicazioni per ricercatore: 4,5 in media nel periodo 2000-2011 a fronte delle 2,98 dell'Ue. Forse varrebbe la pena scommettere un po' di più sulla ricerca. 




Fonte: today

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