lunedì 22 settembre 2014

Lavoro, continua lo scontro Governo-Cigl. Camusso: “Renzi sbaglia, serve dialogo”




camusso-ggil-lavoroLA SPEZIA – “Non si possono affrontare temi estremamente importanti senza il dialogo ed il confronto e soprattutto con atti di forza”. A dichiararlo il segretario della Cigl Susanna Camusso che ieri da La Spezia si è nuovamente rivolta al premier, chiedendogli una maggior apertura sulla riforma del lavoro.
Un appello, quello della Camusso, volto a garantire un dialogo con l’esecutivo e ad aprire la strada verso una trattativa proficua, soprattutto dopo le tensioni dei giorni scorsi. “È utile confrontarsi: se il governo continua nello stesso atteggiamento che ha avuto in questi mesi di rifiuto di qualunque dialogo, proseguiremo con la nostra iniziativa e la nostra mobilitazione”, ha minacciato la leader della Cigl, auspicando l’eliminazione di qualsiasi atto di forza finalizzato “a togliere i diritti a chi li ha, senza dare nessuna prospettiva al mondo del precariato”. E per ricostruire il mercato del lavoro, gli obiettivi da perseguire sono numerosi: investire sulla formazione, abrogare tutte le forme di precarietà e di dumping salariale, ricostruire un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, sono alcuni dei punti principali previsti dalla Camusso per tutelare il lavoratore ed eliminare le forme contrattuali che alimentano il precariato.
L’attacco sindacale si somma ai precedenti, e alle accuse di “Tacherismo” il premier aveva risposto con una lettera indirizzata ai militanti dem, nella quale aveva spiegato di voler contrastare il possibile ritorno al passato. “Noi siamo qui per cambiare l’Italia e non accetteremo mai di fare le foglie di fico alla vecchia guardia che a volte ritorna, o almeno ci prova” ha scritto il presidente del Consiglio che ha annunciato la presentazione del Job Act alla direzione nazionale il 29 settembre.



Fonte: Benedetta Cucchiara per 2duerighe

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