mercoledì 26 febbraio 2014

Difendiamo la nostra gente


di Sergio Terzaghi

Difendiamo la nostra gente
Destra e sinistra: due facce della stessa moneta (di proprietà delle Banche)
Sino a qualche anno fa, "destra" e " sinistra" rappresentavano opposte visioni del mondo, veicolando idee ed indicando posizioni chiare e significative. Oggi, molte persone si sono rese conto che tali categorie servono solo ad identificare schieramenti del gioco partitico parlamentare, i quali nella realtà dei fatti fanno più o meno la stessa politica.

I partiti politici hanno generato un sistema chiuso in se stesso, il sistema dell' "alternanza unica", o meglio dell'alternanza senza alternativa. Oggi ciò è più evidente che mai, in quanto a Roma sono riusciti ad allearsi tutti (o quasi) tra loro pur di non "passar la mano". Invero, ciò che li unisce è l'economia o meglio il sistema finanziario/bancario di cui sono talvolta sudditi, talvolta attori, comunque affiliati (vedi vari gruppi di pressione) ad un sistema che ricompensa i politicanti con agevolazioni e lauti stipendi purché ogni cambiamento radicale venga scongiurato.

Noi non abbiamo mai servito i padroni del vapore e Tu?
Il nuovo scontro sociale: una maggioranza disagiata contro un’oligarchia distaccata dalla realtà
Oggi si sta generando un nuovo contrasto politico forse più reale, coinvolgente ed entusiasmante di quello che, sino a qualche tempo fa, contrapponeva "destra" e "sinistra". Quel conflitto era combattuto, in realtà, solo da alcuni onesti idealisti, attori di entrambe le fazioni.

Per tutti gli altri politici, quel contrasto è stato spesso solo un trampolino di lancio funzionale all’accomodarsi nei salotti romani, un finto scontro ideologico funzionale al mantenimento di un determinato sistema: sul punto, parla la storia.

Ma lo scenario sembra cambiare. La nuova contrapposizione vede schierato il popolo, che oggi è un mix delle vecchie classi sociali medio/basse sia di destra che di sinistra, contro una nuova classe dirigente molto agiata, globalizzata, totalmente distaccata dalla realtà.

La frattura è evidenziata dal fatto che il popolo avverte un enorme disagio mentre i governanti si dimostrano continuamente sordi rispetto ai gridi di dolore e aiuto lanciati dalla gente: suicidi e gesti eclatanti avvengono, come l'altro giorno fuori da Palazzo Chigi, proprio mentre nelle stanze del potere suonano, con giubilo, orchestre e bande di stato.

Il nuovo contrasto sociale si manifesta limpidamente nell'opinione pubblica, che esprime profondo disgusto verso l'attuale classe politica. Non a caso, la gente guarda con simpatia a tutte le posizioni alternative e distaccate dall'attuale sistema di potere: si sta creando una distanza ogni giorno sempre più incolmabile tra la gente e i partiti tradizionali. In questa situazione, occorre tenere gli occhi aperti rispetto alle strategie di camuffamento e riciclo dei potenti, oltre che a quegli stratagemmi da loro azionati per rafforzarsi o sopravvivere (ad es. paura, tensione e criminalizzazione degli oppositori).

Noi avvertiamo un’enorme frattura tra la cima marcia dell’albero e le radici sane e profonde: e Tu?
Dal web alle piazze: le idee che diventano azioni
Se è vero che internet gioca oggi un ruolo insostituibile nel campo della libera informazione, ci si deve ricordare che l’uomo è un animale sociale e politico (Aristotele). Tramite internet, si può anche chattare fra migliaia di persone, ma ciò resta un comportamento relegato all’ambito privato, al campo del virtuale casa/ufficio. Internet o gli smartphone ci danno l’impressione della moltitudine, ma la relazione autentica è tra pochi: un esempio calzante è Facebook, in cui si ha l'illusione di avere molti “amici”, rispetto ad una realtà che mostra il contrario.

Il web è sicuramente un laboratorio di discussioni, di opinioni che però devono essere concretizzarsi in "vissuto", in progetti reali. Già perché ciò che é più importante é l'azione in funzione d'una idea, non certo colui che agisce, nè tanto meno chi pontifica tramite tastiera. Ciò che si deve fare in nome d'una visione del mondo, non sempre è spiegabile razionalmente. La nobiltà di spirito agisce e tace, anche perchè il modo in cui si fanno le cose vale più delle cose stesse. Pronto anche tu a metterti in gioco per il bene comune?
Il pensare divide, il sentire unisce
Spesso i politici cercano di convincere gli elettori a dar loro il voto: chi rincorre gli altri non giunge mai primo.

Di questi tempi più che convincere, occorre cercare di comunicare, di risvegliare, di condividere, di rifondare sulla solidarietà, di ripartire dalle comunità.

Le nostre città sono controllate da personaggi che, prima di agire, hanno bisogno di saper se la loro causa è giusta e vincente, se hanno protezioni altolocate e se saranno ben remunerati.

In opposizione a ciò, pare si stia mettendo in moto un meccanismo virtuoso di condivisione del destino, poggiato sulle migliori qualità umane, su sentimenti innati. È questa la nuova frontiera rivoluzionaria che in passato ha già unito e reso forti i popoli d'Europa, è la strada che privilegia il dovere rispetto alle passioni, che privilegia, poi, le proprie passioni sugli interessi.

Facciamo comunità per resistere insieme nelle difficoltà, ricostruiamo un legame sociale.

È l'ora del risveglio, occorre riscoprire ciò che da tempo è quiescente in ognuno di noi: la solidarietà in nome d’una comune identità, frutto d'una eredità ancestrale.

Certo, oggi per molti è già una vera lotta sopravvivere e mantenere la propria famiglia.

Ma in realtà, siamo nati in questo tempo e quindi dobbiamo percorrere, coraggiosamente sino alla fine, la vita che ci è destinata.

Coraggio, sottoscriviamo un nuovo patto per difendere noi stessi, la nostra gente.

Uno degli incubi dei potenti è che, prima o poi, una massa informe si trasformi in popolo.

Non c’è più tempo da perdere.



Tratto da : liberiamoci

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