martedì 15 ottobre 2013

Uscire dall'euro si può?

Purtroppo il dibattito sulla sovranità monetaria e sull’Euro, man mano che la ricchezza degli italiani viene consumata da una classe dirigente demenziale e da Tasse, Burocrazia e Magistratura Civile, assume sempre di più i connotati di una ridicola disputa fra tifosi.
Abbiamo quelli che se usciamo dall’Euro arriva l’Armageddon, la Fame, la Grecia (ehm…la Grecia ci è rimasta).
E poi
Abbiamo quelli che se Non torniamo alla Moneta Sovrana arriva l’Armageddon, la Fame, la Grecia.
In tutto questo se non fai parte delle Curva Nord e della Curva Sud allora sei un traditore per entrambi.
Ovviamente nell’equazione poi ci sono i cattivi ovvero i tedeschi che hanno ordito un complesso complotto per distruggere la nostra economia, e noi implumi italiani in buona fede ci siamo cascati. Siccome ho la fortuna di conoscere di persona un pezzettino di Germania, e comunque molta di più dei tanti “poveri italiani in buona fede” che sparano cazzate auto-assolutorie sul web vi do una notizia: ai tedeschi dell’Italia non importa poi così tanto. Non è che si preoccupano di come distruggerci, si preoccupano, un pochino, di non dovere pagare loro per i nostri casini, ma la questione non è esattamente all’ordine del giorno. Sono più interessati a questioni per noi marginali, cioè come costruire una smart grid elettrica (tedesca) nei prossimi venti anni ed essere leader mondiali nella produzione di auto elettriche: dettagli da crucchi, sono fatti così.
Tornando all’Euro il punto secondo il mio modestissimo parere di traditore non allineato (dunque fetente e filo tedesco, direi anzi collaborazionista!) non è se uscire o non uscire, ma come eventualmente rimanere nell’Euro o come eventualmente uscire.
Per dirla con uno slogan: Uscire dall’Euro non  ”si deve”, ma “si può”. E qui sono d’accordo, vaffanculo  al pilota automatico e all’ineludibilità dell’Euro. (M.Draghi)
Ma figuriamoci, una valuta come dogma per i secoli dei secoli a venire. Ma ci rendiamo conto del tasso di fregnaccia insito in questa affermazione.
Ora è abbastanza chiaro che per rimanere in un regime di cambi fissi, senza trasferimenti interni, ovvero senza che i tedeschi ci paghino la cassa del mezzogiorno (suona peggio di “trasferimenti interni” neh?), l’Italia dovrebbe recuperare in fretta produttività, il che significa:
Meno tasse
Più efficienza di imprese e stato
Meno spesa pubblica
Meno burocrazia
Magistratura Civile (almeno quella) che funziona
Cioè esattamente quello che almeno io sogno per il paese in cui vivo. (Un tempo avrei detto per il paese in cui sono nato n.d. fk)
Però ammettiamo pure che l’Italia non ce la possa fare, nemmeno dopo una bancarotta, che non sia possibile in nessun modo rendere più produttiva l’Italia, ebbene allora le strade sono due:
O l’Europa (e i cattivi tedeschi) accettano di pagarci la cassa del mezzogiorno
O è necessario costruire un percorso serio di uscita dall’Euro.
E in entrambi i casi, qualsiasi sia la nostra classe dirigente essa deve essere pronta a fare valere le ragioni italiane in europa essendo disposta a mettere sul tavolo la pistola carica: ovvero un piano di ritorno alla sovranità monetaria che sia credibile.
Incidentalmente un piano del genere è credibile appunto se prevede riforme quali:
Meno tasse
Più efficienza di imprese e stato
Meno spesa pubblica
Meno burocrazia
Magistratura Civile (almeno quella) che funziona
Altrimenti sai le risate? (in tedesco)

Fonte : rischiocalcolato

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